Ama il prossimo tuo come te stesso? Sì, l’ha detto Gesù! Ma è possibile che abbiamo frainteso il significato di questa affermazione?

E’ quel Come che fa la differenza.

Non di più.

Non meno.

COME.

Tutto ciò è folgorante. La prima volta che ho incontrato questo concetto, sono rimasta impressionata.

In tanti anni con il Vangelo sottobraccio, non mi era mai stato esplicitato questo passaggio. Eppure questo passo può essere considerato come il nucleo centrale del messaggio di Gesù!

Amare sé stessi. Amare sé stessi per prima cosa. Prima di qualsiasi altra cosa. Prima ancora del prossimo, innanzitutto: amare sé stessi.

Solo dopo, si può amare il prossimo. E saremo in grado di farlo, nella misura in cui riusciremo a dare amore a noi stessi per primi.

Amare sé stessi, un concetto da sempre trascurato nella formazione base del buon cristiano. Sì, perché nel cristianesimo ci sono cresciuta, ma l’amore per sé stessi? Viene trascurato, se non a volte considerato addirittura quasi come una forma di egoismo. 

Se metto me stesso prima degli altri sono egoista?

Ma come può essere l’amore una forma di egoismo? Si può creare questa confusione, quando con “te stesso” intendiamo il nostro ego. Ma io credo che Gesù non si riferisse all’ego in quel frangente. E in ogni caso, va amato anche l’Ego. Sono sicura che Gesù non odiasse il Male. Come avrebbe potuto odiare qualcuno o qualcosa?

Amare chi, dunque? Amare la parte divina di noi, amare il nostro Cuore. Amare anche la parte umana, quella imperfetta, quella che può sbagliare.

Se credo in un Dio che è Amore Infinito, che quindi indiscutibilmente per sua stessa natura mi ama, perché non dovrei farlo io? E anche nel caso in non credessi in Dio, potrei comunque convenire che amare sé stessi ha i suoi vantaggi.

Nella nostra cultura ed educazione, si punta tutto sull’amare il prossimo. E chi l’ha detto che amare sia sfinirsi e annullarsi in funzione di qualcun altro?

Purtroppo questo fraintendimento della parola “amore” conduce di solito a un senso di servizio fuorviato, che porta a squilibri, come quando non sappiamo dire di no, e ci ritroviamo esausti, ad esaudire le richieste di tutti, e per noi non è rimasto più nulla, nessuna energia.

L’equilibrio tra il dono di sé agli altri, e lo stabilire i propri sacri confini

Donarsi è importante, è altrettanto importante definire chiaramente il proprio confine. Dove finisco io e dove inizia l’altro? Fino a che punto mi posso donare? Se questo confine non è chiaro, prima di tutto a noi stessi, si può arrivare alla lunga anche all’esaurimento. 

Occorre quindi trovare un equilibrio. Come? Si procede a tentativi. E si osserva: come mi fa sentire fare questa cosa? Sento gioia e sono a posto con me stessa, mentre sto donando il mio tempo, attenzioni, energia, a questa persona o a questa situazione?

O sono affaticata, e stanca? In questo caso: perché lo sto facendo? Sto continuando a donare perché mi sentirei in colpa a non farlo? Sento di aver qualcosa da dimostrare – magari a me stessa? Ci sono dei “vantaggi collaterali” da questa situazione?

Come si fa ad amare il prossimo COME sé stessi

Per tornare alla domanda iniziale: come faccio ad amare il mio prossimo, chiunque egli sia se ancora non so come amare me stesso/a?

E’ proprio questo il punto! Gesù sembra come al solito indicarci la strada migliore: Prima, amare sé stessi. solo Poi, amare qualcun altro.

Progetto senza titolo (4)

Questo da solo è sufficiente per me a spiegare il motivo di tante relazioni che si sfaldano, amici che si allontanano, spesso per un inspiegabile nulla. Succede perché non ci amiamo abbastanza!

Non riuscendo ad accettare quel difetto in noi stessi, come possiamo accogliere quel micro-neo che intravediamo nell’altro? Semplicemente, non lo accogliamo. E così la relazione si esaurisce.

Imparando invece ad accettare noi stessi per come siamo, con la nostra forza e la nostra fragilità, potremo più facilmente accogliere l’altro, nella sua forza e nella sua fragilità.

Potremo sperimentare quell’amore autentico, profondo e vero, frutto di una completa accettazione dell’altra persona nella sua totalità.

Gradualmente, giorno dopo giorno, possiamo costruire un maggiore amore verso noi stessi. Che ci porterà ad essere in grado di amare anche l’altro.

Amore significa sapere accompagnare, apprezzare, benedire.

Ti condivido una citazione, tratta dal libro Una carezza per l’Anima:

L’amore è la via, l’amore per te stesso è il primo punto che devi apprendere.

Amare se stessi non vuol dire essere indulgenti, ma vuol dire saper apprezzare, sostenere, accogliere, accompagnare, benedire. Quando avrai imparato ad accogliere te stesso, a benedirti,

a sostenerti, a confortarti e tutto ciò che abbiamo detto prima, allora potrai accogliere veramente ciò che è fuori di te.

Il grande insegnamento “ama il prossimo come te stesso” è stato frainteso. Nella vostra tradizione siete abituati a mettere in risalto gli altri, perciò tendete a viverlo più come un comanda- mento che come un insegnamento. Non è un’imposizione, ma un dato di fatto: non si tratta di dire “ama” gli altri, ma “ami” il prossimo come ami te stesso. Poiché sei in grado di amare gli altri nella misura in cui ami te stesso: se tu ti ami in misura uno sei in grado di amare gli altri uno, se ti ami dieci sei in grado di amare gli altri dieci. Se non hai dimestichezza con l’amore, difficilmente puoi amare ciò che è esterno a te.

Sembra un discorso egoistico quello che facciamo, ma sono pietre basilari su cui impostare un discorso coerente e costruttivo che darà risultati a breve e nel lungo termine.

Ecco come è possibile iniziare il processo dell’Amore di Sè:

Ama il prossimo tuo come te stesso: conclusioni

L’Ascolto di noi stessi è il prima passo. Poi viene la Conoscenza, da cui si può iniziare il percorso per l’Accettazione. Quando sappiamo chi siamo, con le nostre sfumature, e ci accettiamo…nasce il Rispetto. Poi la Stima in noi stessi. Si arriva così alla Fiducia, che apre la strada all’Amore.

Puoi leggere il primo di questi 7 punti, nella pagina Contatti, dove è possibile scaricare gratuitamente l’introduzione del corso: I 7 Punti dell’Amore per Te

Ama dunque il prossimo tuo COME te stesso: non di più, non di meno.

Ti auguro di vivere l’Amore con la A maiuscola, quello autentico, profondo, maturo, amore verso tutti gli esseri viventi, amore per la Vita. Quell’Amore che è naturale conseguenza dell’Amare noi stessi per primi. Che possa nutrire la nostra vita, e irradiarsi verso le persone che ci incontrano.

Ti saluto con questo video, e ti auguro di vivere l’Amore per te

Claudia

https://www.youtube.com/watch?v=GmIz0XwJ6y4&ab_channel=L%27IsoladiEllis

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