In forma poetica, ti dedico questo testo, se hai mai sperimentato la Notte Buia dell’Anima. Ti auguro una buona lettura, e sappi che: non sei solo/a!

Se oggi stai vivendo un peso, una sofferenza per cui non esistono parole;

se vedi intorno a te le persone più care crollare;

e sembra che non ci sia più niente in questo mondo per cui valga la pena lottare,

e null’altro che si possa ancora fare;

e che la sfida della vita sia più grande di ciò che è possibile sopportare:

Allora sappi, o Guerriero, che il tuo Spirito è possente

perché un Cuore meno grande del tuo

non avrebbe retto il fardello, dello Specchio della Notte.

L’oscurità che ora vedi è una pura illusione. Temporaneo intermezzo

tra la luminosità di un giorno, e lo splendore del successivo.

Sappi, o Guerriero, che l’alba di un nuovo giorno è vicina,

che la tua pena sarà presto consolata.

Tutto questo è potuto accadere a te

affinché comprendessi la portata della tua Grandezza,

affinché tu la possa Ora portare al mondo

e mostrarla senza più timore

abbracciarla, e metterla al Servizio, dei viandanti erranti

che meno di te hanno saputo con coraggio risorgere.

Sappi, o Guerriero, che le prime luci del giorno ti mostreranno una grande Gioia

che Fiducia e Fortezza saranno tue compagne sempre,

fino al momento in cui sarai pronto, di nuovo

per un’ Avventura:

riscoprire la tua Grandezza in una veste ancora più regale.

E allora, saprai che una nuova Notte ti attende,

ma sarai pronto, e ricorderai, che tutto ciò è già perfetto,

perché riconoscerai che è unicamente grazie alle tenebre

che la Luce si  può manifestare.

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Quelle notti in cui ti sembra di toccare il fondo

Questa di sopra è l’ispirazione arrivata dopo una di quelle notti in cui metti tutto in discussione, in cui ogni certezza crolla, e senti di aver toccato il fondo. E’ un’esperienza preziosa, per quanto possa apparire devastante e disorientante, perché è toccando il fondo che si ha la spinta a risalire a galla. E’ come una rinascita.

Mi torna in mente il mito di Persefone, la splendida fanciulla di cui Ade si innamora, figlia di Demetra, la quale per metà anno torna nel regno dei morti, di cui è regina insieme ad Ade, mentre l’altra metà dell’anno riemerge in superficie, ricongiungendosi con l’amata madre, tornando un po’ fanciulla, e porta la primavera. Ho scritto una poesia in onore a Persefone, la trovi sul mio canale Instagram “segreto”, (ora non più 😁) dedicato alla poesia, a questo link.

Ti è mai capitato di sentirti toccare il fondo? Cos’è che ti ha dato la motivazione per risalire? Quale potrebbe essere il Dono che questa esperienza ha portato con sé?

Cosa diresti una immaginaria Te che sta sperimentando in questo momento la Notte Buia dell’Anima, per aiutarla a risalire?

Se vuoi, ti aspetto nei commenti

Un abbraccio,

Claudia 🌷

© Claudia De Querquis 2020

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